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Autunno 2020: come ho “arricchito” la creatività (e salvato il mio matrimonio)!

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Autumn in Biella. È il nome anglofono di una qualche promozione svuota tutto agli Orsi? Lo slogan di una castagnata 2.0 della Pro Loco? In realtà, guardo il calendario, è un semplice dato di fatto. Siamo in pieno autunno.

Già, ma vi siete mai chiesti perché questa stagione si chiama proprio così? Invece di usare sempre inglesismi ad cazzum sarebbe molto più easy fare davvero come gli americani. Loro il periodo dopo l’estate lo chiamano fall. Come la caduta delle foglie. Semplice e intuitivo. Invece no, autunno!

Per scoprire l’arcano devo andare a casa dei miei genitori e rispolverare l’enciclopedia che è lì, immobile, dagli anni Ottanta. L’avevano comprata per farmi studiare, dicevano. O forse solo per abbellire il salotto visto che per toccarla serviva l’autorizzazione (e i guanti). Venticinque volumi. Tre milioni di lire in comodi bollettini da centomila.

Nel tomo I (ABB-AUT), prima mensola in alto a sinistra, come sempre trovo tutto. La parola autunno deriva dal verbo latino augere, ossia “aumentare”, ma anche “arricchire”. Ciò discende dall’abbondanza di frutti che la natura dona in questa stagione e fa la fortuna dei contadini.

Ok, ma oggi non ho molta voglia di andare per funghi e castagne. Fa freddo, piove e rischio di perdermi nei boschi. Essere attaccato da un branco di cinghiali mentre sono in baraggia e raccolgo l’unica donna rossa, piccola e mangiucchiata? Andarci di sabato, quando so che prima di me son passati tutti i pensionati del biellese? Anche no! Meglio stare in casa. Zero sbatti e massima resa.

Già, ma perché non dare sfogo alla creatività? Questo periodo di socialità da remoto passerà, ma nel frattempo tanto vale fare le call su Skype da un posto figo. Voglio arricchire casa con un’opera d’arte. Dipinta da me!

Dopo aver visto un tutorial di 3 minuti su Youtube, credendomi il nuovo Bansky versione 13900 sono andato all’Obi a comprare i colori. Non ho preso la tela. Only the brave. Direttamente sul muro!

Sono bastate poche pennellate per ricordarmi che alle medie avevo gravemente insufficiente in artistica. Il disegno è orrendo! Il danno è notevole e dovrò pagare un imbianchino per ripararlo. Già, ma che dico a mia moglie che, ignara di tutto ciò, è uscita per andare dalla petnoira?

I soliti tutorial consigliano intrugli a base di dentifricio. Eh no, non svuoterò lo Youtubetto di Elmex sulla parete!

Decido allora di chiamare Fulci di Feltyde per un consiglio. D’altronde lui ha sempre fantasia da vendere e, cosa non banale, lavora di sabato.

Mi consiglia una tela da appendere. Ha anche degli adesivi per le porte e tutte le superfici lisce. Le soluzioni sono tantissime. Alcuni disegni sono veramente fighi e ho l’imbarazzo della scelta. Posso optare per soluzioni già a catalogo oppure personalizzare la mia scelta. Il muro, il weekend, la dignità e il matrimonio sono salvi! Guarda amore che bel quadro ho comprato…

Il bocia vi ha pasticciato la parete? Volete coprire quel piccolo o grande difetto che vi infastidisce da tempo? Oppure vi va semplicemente di arricchire la vostra casa durante l’autunno con soluzioni originali?

Fate come me. Non improvvisate. Chiamate Fulci!

PS: il significato di autunno l’ho dovuto cercare su Wikipedia. L’enciclopedia anni ’80 a casa dei miei genitori, non si tocca. L’abbiamo pagata 3 milioni!

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